di Giuseppe Longo

Ma non finisce proprio più questa lunga stagione elettorale in Italia!
Credevamo si fosse conclusa la vicenda voto con le regionali e amministrative del 29 aprile in Friuli Venezia Giulia.
E invece no.
Ecco allora questa ennesima chiamata alle urne per 760 Comuni sparsi un po’ in tutta la penisola, tra cui anche alcune importanti città come Brescia e Ancona (peraltro capoluogo di Regione), operazione che interessa quasi 7 milioni di cittadini.
E non è poco!
Sarà questo un minitest – ma, appunto, neanche tanto mini – importante per il neonato governo bicolore messo assieme dopo quasi tre mesi dalle politiche del 4 marzo da Cinque stelle e Lega. Un primo esame per il premier Giuseppe Conte reduce dal meeting dei Grandi della Terra in Canada.
L’avrebbe detto il mite professore poche settimane fa che sarebbe diventato presidente del consiglio e che per primo impegno all’estero ci sarebbe stato proprio quello a fianco di Donald Trump?
E invece la vita insegna che può accadere anche questo, che non si può mai sapere a cosa andiamo incontro.
Sapremo già a tarda notte, e meglio ancora domani, se l’esecutivo Di Maio – Salvini a guida Conte, in questi primissimi giorni di vita, ha l’apprezzamento degli italiani oppure no.
O se queste prime uscite di premier, vice e ministri hanno cominciato a creare sorpresa o addirittura delusione fra gli italiani.
Mi torna in mente la frase, non molto da ministro dell’interno, “la pacchia è finita” pronunciata da Matteo Salvini riferendosi alla spinosissima questione dei migranti.
E questo è un problema che ha cominciato a far nascere le prime roventi polemiche anche in casa nostra.
Le esternazioni del neo governatore Massimiliano Fedriga sulle misure da prendere, come il ricorso ai tanto contestati Centri di identificazione ed espulsione (Cie) per i clandestini, ha suscitato infatti una levata di scudi, in particolare da parte delle quattro Curie della regione, vale a dire Concordia-Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine.
Un problema, quello degli immigrati, molto importante e sentito ai fini della sicurezza, tanto che ha influito enormemente sull’esito del voto in Regione, con un trionfo senza precedenti per Fedriga e Centrodestra, ma anche a Udine dove il Pd, seppur per pochi voti, è uscito penalizzato lasciando salire a Palazzo D’Aronco il leghista Pietro Fontanini.
Un problema, insomma, da maneggiare con cura, con grande equilibrio, perché non scoppi come un petardo tra le mani con conseguenze non sempre immaginabili.
Ma lasciamo che gli italiani votino, anche se non è difficile prevedere una bassa affluenza, visto che siamo già in piena estate e l’uscita al mare o in montagna è certamente più allettante della cabina elettorale.
Ma tant’è.
Comunque, vada come vada, l’esito sarà molto interessante non solo per i partiti al governo, ma anche per il Pd.
Continuerà a essere penalizzato?     La parola agli elettori.

< N.d:R   non sarebbe la prima volta che leggi invise ed osteggiate dalle curie e dal clero vengono pretese, acclamate e ottenute dagli italici elettori a furor di popolo…  vedi leggi sull’interruzione volontaria di gravidanza e Divorzio ( e recentemente è toccato all’Irlanda).

è ormai evidente che anche il clero soffre dello stesso scollamento fra i vertici e la base dei fedeli che affligge i partiti politici convenzionali,  e gli scandali che periodicamente si susseguono (esattamente come in politica) non migliorano le relazioni….

anche se a dire il vero è dai tempi di Martin Lutero che funziona così… >
 

La foto in copertina è stata ripresa da :   ANSA.it

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