È sbalorditiva la rapidità con cui l’ingiustizia è stata inflitta a Tommy Robinson. No, è più di questo: è terrificante.
Senza essere assistito dal suo avvocato, Robinson è stato sommariamente giudicato e condannato a 13 mesi di reclusione. È stato poi portato nel carcere di Hull.
Nel frattempo, il giudice che ha condannato Robinson ha anche ordinato ai mass-media di non parlare del suo caso. I quotidiani che avevano già pubblicato articoli sul suo arresto sono stati rapidamente fermati. Tutto questo è accaduto lo stesso giorno.
In Gran Bretagna, gli stupratori godono del diritto a un equo e completo processo, del diritto di farsi assistere da un legale di loro scelta, del diritto di disporre di tempo sufficiente per preparare il loro processo e del diritto di essere in libertà provvisoria tra le sessioni del processo. Tuttavia, tali diritti non sono stati garantiti a Tommy Robinson.